O v e r e x p o s e d
&
U n d e r
d e v e l o p e d

 

Camera Oscura

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Sviluppo dei negativi bianco e nero:
un approccio pratico.

 

Considerate la seguente tabella relativa allo sviluppo della pellicola Kodak TMY 400 ISO, una pellicola oramai divenuta un punto di riferimento. Si riferisce ad uno sviluppo per sensibilità nominale e con un indice di contrasto adatto a essere stampato con ingranditore a luce diffusa (Ex. lampada alogena in scatola di miscelazione di testa a colori, luce fredda, testa con filtratura multigrade)

(Dati presi da pubblicazioni Kodak aggiornate)

TMY 400 in HC110 Sol. B (1+31)
Agitazione
20°C
22°C
24°C

Vasche verticali da 3-10 litri, rulli.

30" il primo minuto, poi 10" al minuto.
7'
6'
5'

Vasche verticali, pellicola piana

30" il primo minuto, poi 10" al minuto.
8'30"
7'
6'30"
Sviluppo in bacinella di pellicola in lastre Sfogliamento delle pellicole continuo, vedi sistema spiegato da Adams.
7'30''
6'30''
6'

Tank a una/due spirali

Ribaltamenti completi della tank per 5" ogni 30" manuali
6'
5'
4'30"
Tank rotativa come la Jobo, sia con pellicole a rullo che pellicole piane, ovviamente stessi tempi! Sviluppo: 300cc/spirale, rotazione continua 70 giri/minuto, motorizzato.
6'
5'
5' !


Come potete vedere analizzando la tabella, a variare della temperatura si varia il tempo di sviluppo nella maggiorparte dei casi, ma non in tutti, e non in modo lineare, tanto da dover cambiare tempi di sviluppo anche al variare del metodo di sviluppo.

E' singolare trovare che con lo sviluppo in tank rotativa tipo le Jobo, che è il metodo meccanico preferito dal laboratorio artigianale e da moltissimi fotoamatori sia in Europa che in USA, la pellicola in questione non subisca variazioni con l'aumentare della temperatura tra i 22° e i 24°C. (cosa tra l'altro riscontrata anche dalla mia esperienza.) Allo stesso modo lo sviluppo in tank rotativa continua si attua con gli stessi tempi sia che si sviluppi pellicola a rullo che la medesima su lastra, ciò fa pensare che è il metodo rotativo che ha peculiarità a sè stanti rispetto agli altri metodi classici.

Una osservazione che si può facilmente capire è che il variare della temperatura dei bagni durante lo sviluppo (che altera in tempo reale la tabella dei tempi, creando non pochi problemi di consistenza e costanza di risultato) in una sviluppatrice può avere effetto nullo rispetto allo stesso sviluppo fatto con tank manuali, o in bacinella.
Di conseguenza la termostatazione del processo di sviluppo risulta per alcuni metodi una tecnica per tenere controllata una variabile importante e da considerare, nell'altro addirittura ininfluente!

Se consideriamo poi la necessità di non scendere sotto i 5' con i tempi di sviluppo per ridurre l'errore sistematico, ecco che diventa critico poter ottenere sempre risultati comparabili se usiamo le solite tank manuali con il ribaltamento sopra i 22°C.
Di fatto viene sconsigliato da tutti i produttori di sviluppare a mano con tempi inferiori ai 5'.

 

Fissaggio:

Per il fissaggio, ecco le raccomandazioni Kodak per togliere il magenta residuo dal supporto:

Important: Your fixer will be exhausted more rapidly with these films than with other films. If your negatives show a magenta (pink) stain after fixing, your fixer may be near exhaustion, or you may not have used a long enough time. If the stain is slight, it will not affect image stability, negative contrast, or printing times. You can remove a slight pink stain with KODAK Hypo Clearing Agent. However, if the stain is pronounced and irregular over the film surface, refix the film in fresh fixer.

In poche parole dice che se il magenta rimane, tanto vale rifissare il film con fissaggio fresco! La pellicola in questione è avida di fissaggio, deve essere fresco e di formula "rapido" cioè con iposolfito d'ammonio invece che iposolfito di sodio.

Wash for 20 to 30 minutes in running water at 65 to 75°F (18 to 24°C) with a flow rate that provides at least one complete change of water in 5 minutes. You can wash long rolls on the processing reel. To save time and conserve water, use KODAK Hypo Clearing Agent.

Il chiarificatore dell'iposolfito esiste anche sotto altri marchi, per esempio la Ilford lo chiama Wash Aid, fa risparmiare tempo di lavaggio, e produce risultati migliori, sia con le pellicole che con la carta baritata, per la quale di solito viene prescritto un ora minima di lavaggio in acqua corrente.

 

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