O v e r e x p o s e d
&
U n d e r
d e v e l o p e d

 

Camera Oscura

10

L'ingranditore


La scelta dell'ingranditore è di solito fatta secondo la dimensione del negativo da stampare, i gusti, il budget, la dimensione di stampa massima sul piano base e il tipo di luce usata nella testa: luce diffusa o luce condensata. Non ultimo la qualità della costruzione meccanica, la sua raffinatezza e solidità, per solidità si pensa soprattutto alla sua capacità di smorzare le vibrazioni.

Un ingranditore per principianti arriva a stampare sul piano base un 24*30 o a malapena il 30*40, un buon ingranditore arriva agevolmente a proiettare un'immagine sul piano base di 40*50cm, un ingranditore ben costruito e di una certa levatura stamperà anche il 50*60 senza modifiche sostanziali alla colonna, cioè senza smontarla e/o girarla per proiettare a parete o sul pavimento.
La luce alogena delle teste a colori e multigrade è una luce più potente dell'equivalente a condensatore, direi che lo stesso ingranditore equipaggiato con la luce diffusa alogena ha il doppio di luce, cioè per fare un esempio per stampare lo stesso negativo con il condensatore e una lampada da 150W basta una lampada alogena da 75W nella testa a colori. Il motivo è semplice: la filtratura, di solito la luce della testa a colori non si usa bianca, ma filtrata, e calcolano i costruttori una generosa dose di luce in modo da compensare la diminuzione data dai filtri.
Ultimamente la carta multigrade ha preso piede al posto della gradazione fissa, per cui con la filtratura della testa a colori si può simulare i filtri di contrasto della carta, si utilizza il magenta per aumentare il contrasto e il giallo per diminuirlo.
Per arrivare al massimo contrasto possibile della multigrade però servono i filtri appositi, perchè anche andando a dare il massimo di magenta si ottiene un contrasto che si avvicina alla gradazione 4.5 ma non arriverà mai alla 5.
La filtratura della testa a colori è riportata dal produttore della carta multigrade di modo che si possono trovare gli equivalenti di giallo e magenta per i vari contrasti.
Una cosa molto comoda è agire su una rotella rispetto a togliere e mettere filtri, spesso poi l'ingranditore ha la manopola per escludere totalmente la filtratura e ottenere la visione del negativo con luce bianca più visibile: questo serve per mettere a fuoco col focometro la grana del negativo per esempio.
Va' da sè che aumentando la filtratura con una rotella graduata possiamo avere due cose: la possibilità di variare senza soluzione di continuità la flitratura invecce che avere gradi e mezzi gradi di contrasto, e di conseguenza con l'aumentare della filtratura avremo l'aumento di tempo di esposizione, cioè dovremmo compensare il tempo di esposizione.
Ogni marca di carta però dice che le sue tabelle sono approssimative, e di fatto è più semplice affidarsi all'esperienza e provare di persona l'efetto dell'aumento di filtratura.
Si da' per scontato che la carta senza nessuna filtratura è di contrasto cosiddetto normale, cioè 2.

La luce diffusa è più costosa, propriamente non c'è un solo tipo di luce diffusa, ma l'effetto risultante è ciò che importa. La categoria comprende la luce fredda che si può approssimativamente pensare come un tubo fluorescente, luce alogena, testa multigrade con lampada alogena e filtratura verde e blu', testa a colori con filtri dicroici e luce alogena, e ibridi quali per esempio la testa multigrade Ilford dove si hanno due lampade contemporaneamente accese ma con intensità variabile a seconda della filtratura, e altri.
Il sistema più economico invece è composto da delle lenti concave e convesse di vetro dimensionate a seconda del formato del negativo chiamato appunto condensatore, accoppiato con una lampada ad attacco edison di normale tensione 220V e di potenza di 75/150W per ingranditori amatoriali per formati del negativo solitamente fino al 6*7cm.

Il tipico pro e contro della luce diffusa verso la condensata sta nella tendenza a restituire fedelmente gli stessi toni che si ottengono col provino a contatto, dove invecela luce condensata ha la tendenza a bruciare le alte luci facendole slittare nel bianco puro. La luce condensata dal suo canto produce negativi che rendono più evidente i minuti contrasti e anche i pelucchi di polvere! e rendono apparentemente più nitida la grana del negativo, per questo viene spesso scelta per ingrandire negativi di piccolo formato, la leggera maggior acutanza che ne deriva è preferita da alcuni fotografi.
Dal canto mio la mia preferenza è per la luce diffusa, sensibilmente più fedele, ma si tratta di saper stampare bene, il risultato finale varia moltissimo dalla capacità acquisita e poco dalla scelta del materiale quando quest'ultimo è comunque di qualità. Esistono buoni ingranditori in ambedue i casi, anzi alcuni sono equipaggiati di entrambi i sistemi di illuminazione e vengono modificati a seconda del tipo di lavoro che si vuol stampare.

Da citare infine la testa a luce puntiforme, usata solo per evidenziare i minimi dettagli e ad elevato contrasto, tipo la micrografia, i microfilm, essa è una sorgente appunto assimilabile ad un punto che poi viene convogliata con un sistema di lenti tipo il condensatore verso la pellicola, un tale tipo di luce è molto difficile da maneggiare e impone negativi perfettamente puliti e senza graffi, altrimenti verranno esagerati nella riproduzione, di fatto è un accessorio pochissimo usato.

10

 


Home |Index|Pictures:Color | Bianco e nero |News |Tecnica | Links |Contacts|