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&
U n d e r
d e v e l o p e d

 

Camera Oscura

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Attrezzatura necessaria per la camera oscura

 

Attrezzare la camera oscura si può fare in maniera minima e ragionata, almeno per chi inizia.
Procedo semplicemente con un elenco degli atrezzi necessari per stampare il bianco e nero:

- Ingranditore e obiettivo da stampa del formato adatto al negativo
(tipicamente il 50mm va bene per il 24*36).
- Un focometro, che permette la mesa a fuoco della grana del negativo.
- Set di tre bacinelle fotografiche di dimensione adatta: per carta di formato24x30 cm oppure 30x40 e tre pinze fotografiche per maneggiare la carta.
- Luce inattinica, ovvero lampada gialloverde, che permette una visione migliore di quella rossa, distante un metro almeno dalla carta.
- Le tre bottiglie dei bagni: Sviluppo, arresto, fissaggio, in confezione concentrata, da diluire all'uso: lo sviluppo si ossida velocemente e dopo 24 ore è da buttare una volta usato.
-Una vaschetta per lavare le stampe con acqua corrente, non serve che sia ad uso fotografico, basta che sia dimensonata, può andar bene il lavandino.
- I negativi, che sono conservati nei fogli pergamini in un raccoglitore; mi trovo bene con i raccoglitori ad anelli che hanno la possibilità di inserire un provino a contatto dell'intero rullo su un foglio 24x30 di carta lucida politenata.
-Un vetro spesso e pesante per stampare a contatto i provini sul piano base dell'ingranditore, oppure ci si può autocostruire un provinatore, oppure lo si trova in commercio.
-Un pennellino per pulire dalla polvere i negativi, alcuni sono a pompetta di gomma per soffiare via la polvere.

Qui direi che abbiamo finito, se non per dire che servono cose ovvie e reperibili in casa, come un asciugamano per asciugarsi le mani ogni volta che le dobbiamo sciaquare se veniamo in contato con i bagni (serve per evitare inquinamenti tra le bacinelle e evitare macchie sulle stampe), una forbice, un quaderno per degli appunti se si vogliono prendere, e una cosa ovvia: una stanza buia che abbia la possibilità di avere dei piani d'appoggio per tutte queste cose e delle prese elettriche.

Se vogliamo aggiungere, direi:
- Un set di filtri multigrade, per usare le carte a contrasto variabile, questi filtri sono di acetato e vanno messi nel cassetto portafiltri, oppure di gelatina ottica e vanno sistemati sotto l'obiettivo, questi ultimi sono i più delicati. La scala dei filtri comprende di solito il filtro 00, 0.5,1...e arriva al filtro 5, con step di mezza gradazione.
- Un timer elettrico/elettronico: un dispositivo collegato all'ingranditore che scandisca le esposizioni e permetta di ripeterle con costanza.
- Una racletta di gomma per togliere l'eccesso di acqua dalle stampe bagnate e lavate.
- Una superficie liscia su cui stendere le stampe per raclettarle: le piastrelle del muro vanno bene, ma anche il retro di una bacinella non scanalata.
- Degli attrezzi per le mascherature e le bruciature: si autocostruiscono e sono composti da pezzi sagomati di cartoncino attaccato a dei fili di ferro, e da cartoncini più grandi di forma rettangolare che servano per proteggere delle zone mentre bruciamo per esempio la parte del cielo, a volte provvisti di un foro al centro, per i piccoli dettagli.
-Un marginatore: ha il duplice scopo di tener ferma la carta sotto l'ingranditore e di conferire dei margini bianchi ai bordi di dimensione variabile a piacimento, i migliori poerò sono grossi, pesanti e ingombranti, e costano molto.
- Buona norma è avere dei ricambi delle lampade, sia dell'ingranditore sia della luce di sicurezza, provate a pensare: avete deciso con anticipo la serata di stampa, predisposto tutto, poi di improvviso si fulmina una lampadina e non si può andare avanti...

Come ovvio poi ci serve la carta da stampa, di solito per non avere problemi prendo un pacco di 100 fogli di misura 10x15 e quello del formato che voglio stampare, poniamo il 24x30, con i 10x15 si fanno i provini più piccoli, o i piccoli ingrandimenti. I provini devono essere stampati con una carta della stessa marca e tipo delle stampe definitive per esser confrontabili, perciò si cerca di non comprare solo un pacco di un solo tipo di una sola marca, altrimenti ci troveremmo a sprecare circa metà fogli solo per fare i provini.

La scelta è per chi inizia credo obbligata: una carta politenata multigrade, la superfice è a piacimento: liscia o glossy, perla, matt, semiopaca, satin, ogni marca ha la sua denominazione per le sue carte, ma spesso si equivalgono cambiando solo di nome, basta fare una prova e vedere quella che piace di più.
Ultimamente poi sono in commercio carte politenate colorate in tono caldo o freddo, cooltone e warmtone, anche qui si tratta di gusti.
Le carte politenate sono più facili da trattare nei bagni, si asciugano rimanendo piane, sono più pratiche e veloci.
Dall'altra ci sono le carte baritate, molto flessibili anche loro, adesso sono anche multigrade, danno una maggior profondità dei neri e brillantezza dei bianchi a saperle stampare bene, soffrono di una laboriosità e tempi di trattamento maggiore, si incurvano all'asciutto, si possono rovinare da bagnate se si afferrano con poca esperienza, hanno molta consistenza da asciutte e però sono più delicate in bacinella, si possono usare quando la foto verrà collocata in modo che non si incurvi e perciò o incorniciate o attaccate all'album in modo permanente.
La loro conservazione è insomma diversa.

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