O v e r e x p o s e d
&
U n d e r
d e v e l o p e d

 

Camera Oscura

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Lo sviluppo del negativo.

Proviamo adesso a pensare di sviluppare con una tank una pellicola biancoenero.
Per qualcuno questo sarà la prima volta che legge delle istruzioni terra/terra come queste, ma mi ricordo come fui fortunato a trovare dei libri chiari con delle immagini e dei suggerimenti che ora sono sempre più scarsi nei libri attuali.
Perciò dovete procurarvi la seguente lista di oggetti:

- Un Tank con almeno una spirale:
le tank sono chiamate pomposamente "universali" quando hanno una capacità diciamo di poco inferire al litro, e possono ospitare 1 o 2 spirali con pellicola 35mm, oppure una spirale però allargata per ospitare un rullo 120/220 che è la pellicola alta 6 cm, quella da medioformato per intenderci.

- una caraffa da litro di materiale plastico o vetro, che sia graduata con aprossimazione di 10/20cc, va bene una per alimenti da cucina, basta poi utilizzarla esclusivamente per maneggiare i bagni chimici!

- un termometro, il migliore è digitale, ma è costoso, il semplice e più sicuro è quello a mecurio, con scala a divisione 0.5°C, la emperatura da verificare con precisione è nell'intervallo dei 20°C.

- Un cavatappi a corona, per aprire il bossolo del rullino senza rompersi le unghie per far forza tra i feltrini del rullo, facoltativo se si è capaci di aprirlo a mani nude, al buio.

- Una forbice che serve a tagliare dritta la pellicola, sia la coda di inizio, sia per staccare il finale attaccato al tutore di plastica.

- una bottiglia di sviluppo per film, preferibile quello liquido concentrato, ma anche in polvere va bene, bisogna seguire le istruzioni e scioglierlo prima e raffreddarlo, va fatto perciò il giorno prima, e tappato bene.

- una bottiglia di fissaggio, qualunque marca o tipo va bene, se è fissaggio indurente va' meglio di estate, se è tipo rapido è più...rapido, il fissaggio si riutilizza per dieci rulli circa, non va' buttato!

- Un paio di mollette per bucato, io che esagero prendo mollette di acciaio inox quelle per tenere i fogli di carta, le compro in cartoleria e le pago venti centesimi; l'una.

Perciò procurato tutto questo dovete per primo trovare una stanza buia completamente, prendere la tank, aprire il rullo, e arrotolarlo sulla spirale... beh, questo sembra facile, ma scoraggia i principianti.
Allora il mio metodo è stato questo: prendo una pellicola di scarto, cioè in un minilab ci sono spezzoni di film che buttano via, di almeno un metro, e con pazienza provo a infilare il film nella spirale alla luce, capendo il verso giusto al tatto, la spirale ha un verso solo, e un invito per il film che viene infilato per cinque centimetri circa a mano, poi si alternano dei movimenti rotatori ai due capi dalla spirale la quale automaticamente se tutto è in ordine avvolge la pellicola. Ma bisogna tagliare la coda della pellicola ben perpendicolare, altrimenti fa fatica a scorrere, le spirali devono essere coi solchi asciuttissimi, perciò se è stata usata va' asciugata, anche col phon per fare prima.
Comunque, se la pellicola a metà si inceppa, c'è solo una cosa da fare: non forzare e aprire la spirale per liberare tutta la pellicola e ricominciare da capo... e questo al buio, sia chiaro! :-)
Avvolta la pellicola, si infila la spirale sul suo perno nero che rimane al centro della tank, e si chiude il coperchio della tank.
Quel perno è essenziale perchè non faccia entrare luce, non dimenticatelo, e la spirale se è da sola in una tank doppia spingetela in fondo in modo che lo sviluppo la copra completamente, altrimenti si vedrà una striscia trasparente vicino ad un bordo, non sviluppata.
Adesso potete accendere la luce, è finito il buio, si passa ai liquidi.

La prima cosa che faccio è aprire l'acqua fredda e vedere che temperatura ha, se siamo fortunati è a 20°C spaccati, allora basta prenderne 400cc circa per rullo 35mm 600cc per un 120, e aggiungere lo sviluppo. Mettiamo che utilizzate il Rodinal 1+25, formula base per questo tipo di sviluppo, allora mettete 1cc di rodinal per 25 di acqua, totale 26cc, perciò sono 400/25cc=16cc di rodinal, totale 416cc di sviluppo diluito. Se invece utilizzaste uno svluppo in polvere, tipo D76, X-tol, Microphen, ID11, si possono usare sia puri, (cioè Stock in inglese) sia 1+1 o 1+3 e perciò si userebbero 200cc di stock e 200cc di acqua (1+1).
Il problema dell'usare lo sviluppo stock è che ne sciogliete per fare un litro, per utilizzarlo una volta è uno spreco buttarlo via, perciò riutilizzandolo si dovrà allungare il tempo di sviluppo ad ogni sessione di rulli successiva, seguendo la tabella fornita dal produttore, ciò porta ad una incostanza di risultato per i seguenti motivi: lo sviluppo si ossida velocemente e dopo un mese, nonostante sia ben tappato e privo di aria nelle bottiglie a soffietto, invecchia: l'ossidazione perlopiù avviene mentre lo agitate nella tank, e ad ogni sviluppo aggiungete ossigeno.

Se l'acqua è più fredda, beh... basta miscelarla con l'acqua calda... ma se siamo d'estate conviene mettere un po' di tempo prima dell'acqua in frigorifero, che avrà circa 6/8 gradi, e opportunamente miscelata si raggiungono i 20°C, anzi è preferibile 19°C, perchè si scalderà a contatto della tank.
Tanti utilizzano l'acqua distillata come precauzione, ma secondo me il problema è secondario, trattandosi di sviluppi con degli agenti sequestranti fatti apposta per eliminare i problemi di incompatibilità, una certa durezza in gradi francesi di circa 10/15 non fa male a tutti i processi normali di camera oscura, anzi impedisce alla gelatina di ammorbidirsi troppo, col pericolo di daneggiarla e graffiarla indelebilmente.
Un fattore importante dell'uso di bagni di sviluppo a perdere è proprio il poter limitare l'ossidazione, mentre nessuna acqua distillata è senza gas disciolti, ossigeno tra tutti, e poi costa.

Ricordate di non contaminare mai lo sviluppo con l'arresto e il fissaggio, soprattutto lo sviluppo, alcalino, a contatto con uno degli altri due, diventa inutilizzabile, perciò sciaquate ogni caraffa, misurino, mani, ogni volta che li utilizzate per un bagno diverso. I bagni inquinano, ma per modiche quantità domestiche si tollera il gettarli negli scarichi, dopo, diluite molto facendo scorrere acqua in abbondanza, ma se siete pignoli, portate tutto a smaltire in luoghi appropriati, io chiedo di solito un favore a chi ha un laboratorio se può gettare via soprattutto i bagni di viraggio con metalli pesanti, i più inquinanti di tutto, come il selenio.
Siamo allora arrivati ad avere tutti i liquidi a 20°C pronti all'uso, si prende un cronometro, ma va bene la lancetta dei secondi di un orologio, e si mette lo sviluppo nella tank, la si batte sul piano del tavolo per togliere le bolle d'aria, la si agita bene, e poi si fa partire il tempo. Un mio metodo supercollaudato è quello di agitare per 30'' continui all'inizio, questo facilita la perfetta distribuzione dello sviluppo, e non aumenta il contrasto finale, poi agito di consueto, 10'' ogni scadere di un minuto fino alla fine del tempo, a venti secondi dallo scadere verso lo sviluppo nella caraffa che ha il termometro ancora lì, misuro la temperatura dello sviluppo per vedere se si è discostata dalla temperatura iniziale.
I venti secondi sono calcolati per tener conto del tempo che passa tra il travaso e l'immettere il bagno d'arresto, solitamente acqua pura, e agitare bene. Alcuni usano un bagno con acido acetico diluito, non fa assolutamente male, ma mi impedisce di tornare indietro, se per caso ho notato che la temperatura dello sviluppo è scesa a 17°C per far un esempio tragico, otterrei un sottosviluppo, mentre potrei rimmettere di nuovo lo sviluppo nella tank per compensare l'abbassamento di temperatura.
Se pensate che lo sviluppo del film possa venire disomogeneo a causa dell'arresto insufficente, fate pure quello acetico.
Poi si mette nella tank un buon mezzolitro di fissaggio, meglio che siamo ben sicuri che ce ne sia a sufficienza e che lavori su tutto il film, specie se non è proprio fresco, ma ha già lavorato diversi film.
Le pellicole attuali hanno una colorazione magenta difficile da lavare via, la causa principale è un fissaggio insufficiente o esaurito, cioè il tempo di fissaggio varia a seconda di quanto è esaurito, impiega minimo tre minuti, massimo sei o sette, se non ha fissato in questo tempo e rimane la pellicola viola dopo il lavaggio allora è da cambiare!
Ci sono dei fissaggi cosiddetti rapidi al tiosolfato, sono preferibili a quelli normali, ci si impiega meon tempo.
Da ultimo si mette la tank a lavare, almeno venti minuti servono, specie se l'acqua è molto sotto i 20°C, tenete conto che sotto i 12°C circa non si riesce a lavare bene la pellicola, conviene allora usare il sistema a risciacqui, cioè riempire la tank con acqua a 20°C, poi agitare il film per un po' e poi svuotarla, ripetere l'operazione cinque/sei volte agitando per almeno uno o due minuti, la Ilford spiega bene come si fa.
Una volta lavata si prende un contagocce, si prelevano due dico 2 gocce di imbibente e le si lascia cadere nella tank, poi si agita un po' e la si lascia riposare per un minuto.
Ora prenderete la spirale, la aprirete e prendendo un capo del film appenderete in un locale senza polvere e senza correnti d'aria forti, altrimenti la polvere si appiccica sul film, e non lo toglierete più.
Non serve raclettare la pellicola, anzi, così avete la certezza di strisciare l'emulsione, l'imbibente togierà automaticamente il problema gocce d'asciugatura.Premettendo che un boccettino di imbibente da 250cc costa si e no cinque euro, e con il ritmo di consumo indicato posso dire con certezza che vi durerà per almeno cinquecento rulli, non è giustificabile quindi il vezzo di spender poco e sostituirlo con lo shampoo, il mio dubbio è che la concentrazione dello shampoo è talmente alta che faticherete a dosarlo per una quantità così minima, da ultimo, l'imbibente può esser anche riutilizzato, la casa lo specifica espressamente, basta allora seguire le istruzioni di diluizione fornite.

Ultima procedura: il Nulla!! cioè dovete ignorare la pellicola per le prossime quattro/cinque ore, la curiosità che spinge a manipolarla da quasi asciutta per vedere cosa c'è impresso si paga salata, è proprio durante l'ultma fase che diventa come carta moschicida!!

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