O
v e r e x p o s e d
& U n d e r d e v e l o p e d |
Camera Oscura
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Il contrasto e la curva esposimetrica di un film. Il contrasto c'è sul vostro monitor, potete visualizzare sia
la luminosità sia il contrasto tramite i comandi monitor, se
fate questo ora capite subito cos'è senza troppo scervellarsi,
l'esposizione equivale alla luminosità, il Il contrasto viene espresso con l'Indice di Contrasto I.C. ed è
espresso calcolando l'inclinazione della curva esposimetrica a partire
da due punti presi arbitrariamente, uno vicino al piede e l'altro sulla
spalla, unendo questi punti e intersecando il segmento ottenuto con
l'asse orizzontale otteniamo l'indice di contrasto. L'importante è capire che questi indici descrivono una gamma di contrasto di una data curva, e non confonderli, di fatto esiste anche un altro indice, appunto il Gamma, simbolizzato dalla eqivalente lettera greca gamma. Ogni pellicola ha una curva caratteristica di sviluppo e bisogna associarla di fatto al modo in cui è sviluppata di solito si specifica : tipo di pellicola, temperatura e agitazione usata nello sviluppo, tipo di sviluppo, diluizione del suddetto. Perciò per avere una conoscenza di come la pellicola risponde a determinati trattamenti e come può esser influenzata dal variare dei parametri succitati. Non esiste perciò una sola curva di contrasto per pellicola,
ma diverse a seconda di come è stata trattata. Di fatto è
utile sovrapporre due curve di due sviluppi diversi, o dello stesso
sviluppo con tempi diversi e si noterà come essa reagisce aumentando
o diminuendo il contrasto. |
La curva esposimetrica
Questo grafico rappresenta una curva esposimetrica: ha in orizzontale il logaritmo dell'esposizione, cioè ogni valore di 0.3 equivale ad uno stop in esposizione. Si può vedere come la curva rappresenti circa dieci stop di differenza di luminosità,che corrispondono alle 10 zone del Sistema Zonale. Come si può notare all'aumentare dell'esposizione aumenta anche la densità del negativo. |
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Piede della curva
Supponete di vedere un fotogramma che ha delle zone buie che non hanno esposizione registrata dalla pellicola, esse sono nella zona piatta orizzontale che si vede prima del valore logaritmico 1, la famosa base+velo. Da qui parte il cosiddetto piede della curva. |
Spalla |
La somma di diverse curve di sviluppo può dare delle
famiglie di indici di contrasto, molto utili quando si vuol confrontare sviluppi
diversi, in questo caso è stato calcolato l'andamento delle curve di
contrasto di una pellicola con l'aumentare del tempo di sviluppo, il parametro
che più spesso viene variato per cambiare il contrasto, perchè
più facile da applicare con costanza di risultato.
Confrontando diverse curve di contrasto, che si riferiscono ogniuna ad una
accoppiata pellicola/sviluppo si ottengono dati preziosi per sapere come si
comporta la pellicola, ciò ci permette la facilità di trovare
un nuovo indice di contrasto, se il nostro non ci soddisfa, oppure di ottenere
lo stesso contrasto con un diverso sviluppo, oppure ancora scegliere un tipo
di sviluppo che ci permetta una dosatura del contrasto più docilmente
o più repentinamente al variare del tempo di sviluppo.
Insomma ci rende la vita molto più semplice e facile nella scelta dell'accoppiata
pellicola/sviluppo variando solo il tempo di sviluppo.
Qui di fianco potete vedere le curve di contrasto della pellicola Kodak T-Max 100 trattata in rivelatori standard con diluizione stock, e anche in diluizione doppia 1:1. Noterete come aumenti il contrasto al variare del tempo di sviluppo
(sull'asse orizzontale) e come l'inclinazione di certe curve sia maggiore
di altre,ciò si interpreta con facilità :
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Questi grafici sono facilmente reperibili
dai siti dei costruttori di pellicole nella sezione dei dati tecnici delle
pellicole, sono però da prendere come spunto iniziale per poi sperimentare
in proprio, per il fatto che sono frutto di test di laboratorio non riproducibili
fedelmente a casa propria, di fatto la procedura di sviluppo che ogni
fotografo finisce di standardizzare per i suoi scopi può allontanarsi
da questi metodi, di questo perciò le case produttrici ne fanno
menzione. Un dato da tener conto è che i lotti di pellicola variano da uno all'altro, anche se di poco, e la stessa pellicola conservata diversamente può dare risultato diverso. Sono perciò punti di partenza da cui trarre informazioni base. |
Procedura dei test di sviluppo Per ottenere queste curve si sottopongono dei lotti di pellicola a test con vari sviluppi e vari tempi di sviluppo, le pellicole vengono preventivamente esposte ad una luce tarata e a un cuneo di densità variabile in modo da poter poi leggere le varie densità con un densitometro per film. Le densità lette vengono sottratte alla base+velo per ottenere i valori di densità nette, da cui poi ricavare le curve di sviluppo e i vari indici di contrasto, sovrapponendo le varie curve di indici di contrasto si ottiene un grafico come questo a fianco. |
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